Descrizione
Una Sicilia diversa: quella che paga un altissimo tributo di sangue e dà prove intense di coraggio e passione civile. Vent’anni dopo le stragi che uccisero Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, esce il libro che raccoglie le testimonianze dei familiari di vittime della mafia, a loro volta protagonisti del film Io ricordo.
Testimonianze importanti che offrono uno spaccato delle oltre trecento storie che devono essere raccontate e i cui nomi, per questo, sono ricordati in copertina. Ogni racconto è contestualizzato da un inquadramento storico, politico e giornalistico curato da Arianna Pabis e introdotto da Ruggero Gabbai, regista del film.
Un libro attualissimo per evitare che si affermi il pensiero che le mafie siano affare di pochi e questione solo di magistrati, o che la notizia di una vittima di mafia possa fermarsi allo spazio della cronaca, senza tradursi in inchiesta e testimonianza civile.
Diceva Paolo Borsellino che “non sono le istituzioni a far grandi gli uomini, ma gli uomini a far grandi le istituzioni”.
Chi non ricorda non sa. Chi sa non deve dimenticare.
Perché “le parole volano, gli scritti restano, ma gli esempi educano”. E questo paese ha bisogno di tornare ai buoni esempi.
dall’Introduzione di Gaetano Paci, magistrato, presidente di Fondazione Progetto Legalità onlus
Prefazione di Ferruccio de Bortoli
In collaborazione con Fondazione Progetto Legalità onlus, in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia
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