Descrizione
“HUMAN CONTACT”. Sia che la pubblicità vi irriti o vi affascini, “30 secondi” si rivelerà una lettura piacevole e avvincente. Il libro parla di una campagna che il colosso americano delle comunicazioni, la AT&T, ha affidato all’agenzia Aver, un altro gigante della pubblicità. Il brief era: come incrementare l’uso delle telefonate interurbane. Ne è nato uno spot di 30 secondi per il quale fu spesa una quantità di dollari, furono girati più di tremila metri di pellicola per usarne solo tredici e mezzo e fu messa a punto una tecnica di comunicazione che più tardi fu definita “Human contact”, che possiamo liberamente tradurre con “Messaggio emotivo”.
UNA STORIA AMERICANA. Come si vive in una grande agenzia di pubblicità americana, quando si pressati da un cliente che vende per 53 mila miliardi di dollari e ha 350 mila dipendenti e che vi strizza fino all’ultima idea? Personaggi di questo libro sono i creativi, gli account, il regista, gli operatori, i tecnici, il “cliente”. Assistente alla nascita delle idee, ai tentativi di metterle in opera, ai disastri e ai successi.
PERSONAGGI E INTERPRETI. Entrerete in in un clima di romanzo-verità, pieno di personaggi che raccontano la loro vita, quale è stato il loro “colpo di fortuna”, come la pensano, non solo quando sono dietro le loro scrivanie o la macchina da presa. Il libro è anche un spaccato della vita americana, de sogno che si fa realtà e della realtà che supera l’immaginazione. Tutto vero, ma anche tutto così “incredibile” per occhi europei!
“DUE INDIVIDUI CHE SONO IN NOI”, “30 secondi” racconta di uomini, di tecniche, di regia, di creatività. Ma dietro tutto questo sta una teoria della comunicazione che Fausto Rebuffat, presidente della Publinter-Ayer italiana, spiega nella sua presentazione con grande finezza. “Comunicazione emotiva”, crediamo tutti di sapere più o meno di che cosa si tratta. Rebuffat però ci guida più in là. Ci guida addirittura dentro il nostro cervello, che ha una parte sinistra, dedita alla razionalità, e una destra, che registra e ricorda tutti i fatti emotivi e che mette in moto i nostri desideri. La comunicazione, ma non solo quella pubblicitaria, dve sapersi rivolgere a questi due individui che sono in noi. Non a caso l’headline della campagna dice. “Reach out, and touch someone”, che possiamo tradurre con:”Allunga una mano e tocca qualcuno”.
TIME. “30 secondi”… una serie di vignette tratteggiate con molta abilità e sottigliezza”.
NEWSWEEK.” Una squisita di costume sui pubblicitari e sul fare la pubblicità”